Lo staff di Pro Natura Abruzzo

Lo staff di Pro Natura Abruzzo

giovedì 25 febbraio 2016

Vogliamo veder condannato il bracconiere di Lupi!

Vogliamo veder condannato il bracconiere di Lupi!


Le associazioni ecologiste Federazione nazionale Pro Natura e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno provveduto (22 febbraio 2016) a denunciare alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Parma e di Monza (dove ricade il Centro produzione televisivo Mediaset) l’ignoto bracconiere di Lupi fra i protagonisti del servizio televisivo andato in onda nel corso della trasmissione Le Iene del 16 febbraio 2016.

Qui il video “Quando il Lupo diventa una minaccia”, di Veronica Ruggeri, girato nell’Appennino Parmense, dove vi sarebbe una vera e propria pretesa invasione di Lupi. Nel video compare un ignoto bracconiere che si vanta di aver ucciso almeno 15 esemplari di Lupo con modalità particolarmente crudeli (mediante un amo).

In realtà, il ritorno del Lupo sull’Appennino Parmense, ormai a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, costituisce un importantissimo arricchimento della biodiversità e la fondamentale forma naturale di contenimento degli ungulati, in particolare il Cinghiale (Sus scrofa).

Il servizio televisivo andato in onda è criticabile per molti versi, in ogni caso l’uccisione di un Lupo (Canis lupus), specie particolarmente protetta, è sanzionata penalmente (art. 30, comma 1°, lettera b, della legge n. 157/1992 e s.m.i.), mentre “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”  ai sensi dell’art. 544 bis cod. pen.

La situazione del Lupo in Italia è certamente migliorata nel corso degli ultimi anni[1] proprio grazie alle normative di tutela e alle varie iniziative di contrasto della predazione del bestiame domestico finanziate con fondi comunitari e nazionali.  Tuttavia nel solo periodo 2013-2015 sono stati uccisi da bracconaggio (40,8%) e incidenti vari (45,6%) almeno 115 esemplari. E un altro grave rischio è rappresentato dall’inquinamento genetico.

Altro che assurde proposte di riapertura della caccia al Lupo sotto qualsiasi forma!

Le associazioni ecologiste Federazione nazionale Pro Natura e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspicano che la magistratura inquirente accerti al più presto identità dell’ignoto bracconiere ed eventuali complicità, perché sia sanzionato in modo esemplare.


p. Federazione nazionale Pro Natura e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Nessun commento:

Posta un commento