Lo staff di Pro Natura Abruzzo

Lo staff di Pro Natura Abruzzo

mercoledì 27 gennaio 2016

Pro Natura Abruzzo e Co.N.Al.Pa. Onlus contro la variante di Toto Spa.

Fermare l'assalto alle Sorgenti del Pescara.
Pro Natura Abruzzo e Co.N.Al.Pa. Onlus contro la variante di Toto Spa.

Le sorgenti del Pescara a Popoli - Foto di Alberto Colazilli

Le associazioni ecologiste Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo e Co.N.Al.Pa. Onlus si schierano contro il progetto di Toto Spa della variante del tratto autostradale A25 Cerchio - Bussi sul Tirino che va a minacciare le Sorgenti del Pescara, una delle più belle e famose riserve naturali d'Abruzzo e del Centro Sud Italia. Secondo gli esperti naturalisti si tratta di un vero e proprio assalto a uno dei paesaggi simbolo del nostro Abruzzo verde oltre che al più importante bacino imbrifero d'Italia. Il progetto di Toto vorrebbe abbreviare di circa 30 km il percorso dell'autostrada dei Parchi Pescara-Roma però senza guardare al fortissimo impatto ambientale sui territori interessati oltre che a i danni a livello turistico su Popoli. Colpire la Riserva Naturale significherebbe distruggere per sempre un importantissimo centro di attrazione del turismo naturalista con un indotto fondamentale per il Comune di Popoli.
Oltre al contraccolpo economico sulle varie realtà turistiche che operano intorno all'area protetta, il danno ambientale sarebbe incalcolabile. Un paesaggio estremamente pittoresco e amato da fotografi e naturalisti di tutta Italia e non solo sarebbe violentato dai piloni del viadotto della variante e dai tanti cantieri al seguito.
Le associazioni concludono che la Riserva non si tocca ed appoggiano con forza la Delibera di Giunta del Comune di Popoli. "Sacrificare un santuario della Natura per soli 30 km in meno sull'A25 testimonia come ci sia la volontà a non guardare in faccia a niente e a nessuno per quanto riguarda le grandi opere, senza nessuna coscienza e senza neanche riflettere su quello che si sta proponendo. Un progetto che ha dell'incredibile e che ci impegna tutti su un fronte unico e deciso".

venerdì 8 gennaio 2016

A Pescara servono più alberi e giardini per combattere inquinamento e smog

 A Pescara servono più alberi e giardini per combattere inquinamento e smog

L'organizzazione regionale Pro Natura Abruzzo e il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus intervengono in merito alle problematiche dell'inquinamento a Pescara




Il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus e l'Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo intervengono in merito alla difficile situazione dell'inquinamento e dello smog a Pescara che continua a rimanere  allarmante con disagi per la popolazione. Per combattere le polveri sottili e lo smog non basta solo una riorganizzazione generale del traffico cittadino con targhe alterne o incentivi per i mezzi pubblici ma bisogna investire moltissimo e con qualità sulla  progettazione e realizzazione di spazi verdi e sulla valorizzazione delle alberature cittadine ripensando la pianificazione urbanistica sul modello di una "città verde".
Di recente stati fatti importanti studi sia in ambiente anglosassone che in Italia in merito all'efficacia degli alberi nella lotta all'inquinamento.
Secondo i ricercatori dell’University of Southampton, i cui studi sono stati pubblicati sulla rivista Landscape and Urban Planning è stato stimato che a Londra gli alberi rimuovono ogni anno tra le 850 e le 2.100 tonnellate di Pm10. Uno studio condotto dai ricercatori americani nel 2010 ha scoperto che gli alberi e le foreste degli Stati Uniti hanno rimosso 17,4 milioni di tonnellate di inquinamento atmosferico con effetti positivi sulla salute umana valutati in 6,8 miliardi di dollari. Tale studio è stato pubblicato sulla rivista Enviromental Pollution.
Il CNR-Ibimet, Istituto di Biometeorologia di Bologna, ha invece effettuato numerosi esperimenti in merito alle specie arboree anti-inquinamento che possono essere utilizzate con successo in ambienti urbani e lungo arterie stradali particolarmente trafficate e inquinate. Le principali caratteristiche che rendono un albero  spazzino delle polveri sottili e gas inquinanti risiedono nelle foglie: grandezza degli stomi  che immagazzinano i gas inquinanti e presenza di peli (cere e tricomi) che risiedono nella pagina inferiore della foglia e che trattengono il particolato che viene poi dilavato dalle piogge. Quindi gli ecoservizi degli alberi sono importantissimi per migliorare la salubrità dell'aria e la salute dei cittadini.
I principali alberi anti-inquinamento che possono essere usati in ambiente urbano sono: bagolaro (Celtis australis), biancospino (Crataegus sp.), tiglio (Tilia cordata e plathyphyllos), platano (Platanus sp.), acero campestre (Acer campestris), acero riccio (Acer platanoides), acero di monte (Acer pseudoplatanus), albero di Giuda (Cercis siliquastrum), ontano nero (Alnus glutinosa), gelso nero (Morus nigra), gingko (Gingko biloba), orniello (Fraxinus ornus), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), leccio (Quercus ilex), melo da fiore (Malus "everest"), mirabolano (Prunus cerasifera), ciliegio selvatico (Prunus avium), sambuco (Sambucus nigra), olmo comune (Ulmus minor), Cerro (Quercus cerris), Liriodendron (Liriodendron tulipifera), Carpino bianco (Carpinus betulus). 
Per quanto riguarda le siepi è stata fatta una lista di specie arbustive che possono essere utilizzate per creare pareti verdi da combinare alle alberature sopracitate: l'agrifoglio (Ilex aquifolium), il viburno (Viburnum tinus; viburnum lucidum), corbezzolo (Arbutus unedo), photinia (Photinia sp.), alloro (Laurus nobilis), ligustro (Ligustrum lucidum), eleagno (Eleagnus sp.).
"A Pescara", concludono le associazioni, "negli anni lo  sviluppo urbanistico ha notevolmente ridotto le aree verdi. Inoltre le arterie stradali presentano delle alberature che sono state colpite da potature non eseguite a regola d’arte, che hanno indebolito la struttura degli alberi ed loro potenziale ecoservizio contro l'inquinamento. Un importante risultato nell’abbattimento delle polveri sottili può essere dato da  una gestione arborea di qualità:   messa a dimora di tantissime nuove piante( scegliendo specie resistenti), realizzazione di siepi sempreverdi e boschi urbani di biocompensazione , promozione  di terrazzi, tetti verdi e progetti di verde verticale”.


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