CARTA DI FANO PER LA CONSERVAZIONE
DEL LUPO
Approvata dall’Assemblea Annuale Ordinaria
della Federazione Nazionale Pro Natura
il 6 aprile 2014 a Fano (PU)
L’espansione del Lupo (Canis lupus)
in Italia è una importante notizia sul piano ecologico, sociale, economico e
culturale: il lupo è infatti una specie simbolo dell’impegno per la
conservazione della natura e del rapporto stesso tra Uomo e Natura, è una
specie bandiera ed una specie ombrello tutelata a livello
internazionale e nazionale.
Il nostro Paese, inoltre, svolge un ruolo chiave su scala continentale
per la connessione delle popolazioni orientali (Carpazi e Balcani) con quelle
occidentali (Penisola Iberica).
Sebbene il lupo sia al centro di numerosi progetti di ricerca e di tutela
di valenza internazionale, nazionale e locale, destinatari di una considerevole
mole di risorse economiche, non esiste una strategia complessiva di gestione
della specie e manca un supporto efficace alle economie locali potenzialmente
sensibili al ritorno del carnivoro.
La Federazione Nazioale Pro Natura riconosce, infatti, che in assenza di
adeguati strumenti informativi, formativi ed organizzativo-infrastrutturali la
presenza del lupo può entrare in conflitto con attività zootecniche estensive e
che pertanto il settore zootecnico – anche in virtù della sua potenziale esposizione
– deve essere considerato un interlocutore prioritario rispetto al quale è
urgente fornire un supporto concreto ed al tempo stesso pretendere il rispetto
delle normative vigenti e delle indicazioni gestionali mirate alla riduzione dei
rischi di predazione.
La Federazione Nazionale Pro Natura riconosce quali linee di azione
strategiche quelle dell’informazione delle comunità locali (opinione pubblica
generale e target-chiave), il sostegno delle attività zootecniche estensive, la
valorizzazione delle dinamiche naturali di espansione dell’areale di
distribuzione della specie come opportunità per le comunità locali (marketing
territoriale) e sottolinea l’importanza di accompagnare tali processi spontanei
di ricolonizzazione con un costante monitoraggio, funzionale anche ad una
corretta informazione delle comunità locali e dei target più sensibili nonchè
al corretto orientamento delle strategie gestionali.
La Federazione Nazionale Pro Natura, in particolare in merito al rapporto
con la zootecnia, ritiene che la corretta applicazione di strumenti e modalità
gestionali di prevenzione dei danni da predazione costituisca la base di
qualsiasi processo di adattamento nella logica della convivenza tra lupo e
attività zootecniche. In tal senso, la Federazione Nazionale Pro Natura ritiene
che qualsiasi forma di indennizzo e sostegno agli allevatori in caso di
predazione debba essere vincolata alla reale applicazione di tecniche di
prevenzione.
La Federazione ritiene che solo in tal caso l’allevatore che abbia
registrato danni da predazione abbia diritto ad un giustio indennizzo pari al
100% dei danni diretti, sommato al riconoscimento dei danni indiretti, e che
tale indennizzo debba essere riconosciuto indistintamente nei casi di
predazione da parte di lupo, canide sconosciuto o di cane, al fine di non fare
gravare sugli allevatori l’eventuale fallimento delle politiche di contenimento
del randagismo e dei relativi impatti.
La Federazione Nazionale Pro Natura auspica anche l’attivazione di forme
di sostegno alla corretta gestione del pascolo, anche mediante strumenti quali
il “premio pascolo gestito”.
La Federazione Nazionale Pro Natura, allo stesso modo, sollecita gli
organi competenti ad incrementare i controlli in merito all’effettivo rispetto da
parte degli allevatori della normativa vigente in materia di gestione sanitaria
degli animali, di prescrizioni forestali, di gestione dei cani, di applicazione
degli standard minimi di prevenzione, nonché di periodi ed aree di pascolo.
La Federazione Nazionale Pro Natura sollecita la ridefinizione e
l’applicazione di una strategia di contenimento e prevenzione del randagismo canino
e delle forme intermedie, al fine di prevenire rischi sanitari e per la salute
pubblica, contenere i casi di predazione a carico di bestiame domestico nonchè i
casi di ibridazione lupo-cane.
La Federazione Nazionale Pro Natura, riconoscendo nell’ibridazione e nel
conseguente inquinamento genomico una delle principali minacce per la conservazione
del lupo, sollecita la raccolta di informazioni in merito a tale fenomeno, alla
sua quantificazione e distribuzione, nonché l’approfondimento degli aspetti
normativi e metodologici in relazione alla gestione degli ibridi.
La Federazione Nazionale Pro Natura sollecita inoltre l’aggiornamento e lo
scambio di informazioni sulla distribuzione del lupo ed il dimensionamento
della popolazione su scala nazionale, nonché l’aggiornamento degli strumenti di
gestione a livello nazionale (Piano di Azione Nazionale).
La Federazione Nazionale Pro Natura ribadisce la propria ferma
contrarietà al contenimento della popolazione, anche mediante azioni simboliche
e locali sul modello francese ed ancor più mediante la sistematica uccisione di
soggetti sul modello svizzero, che contrasta con gli obiettivi internazionali e
prioritari di conservazione della specie.
La Federazione Nazionale Pro Natura, infine, riconosce nella dimensione
culturale la vera emergenza da risolvere per poter impostare correttamente e in
modo nuovo il rapporto con la specie, contenendo conseguentemente conflitti e
uccisioni incontrollate. A tal fine si impegna a diffondere informazioni
corrette, rigorose, supportate da solide basi scientifiche, nonché a vigilare
sulla correttezza delle informazioni diffuse da terzi, ricorrendo anche ad
azioni legali laddove venissero diffuse informazioni false potenzialmente
impattanti sulla percezione della specie.
Fano, 6 aprile 2014
Per
la Federazione Nazionale Pro Natura
Mauro
Furlani Vincenzo Rizzi Marco La Viola Piero
Belletti Mauro Canziani
Presidente Vice-presidente Vice-presidente Segretario generale Coord. Op. Lupo
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