Lo staff di Pro Natura Abruzzo
giovedì 28 gennaio 2016
mercoledì 27 gennaio 2016
Pro Natura Abruzzo e Co.N.Al.Pa. Onlus contro la variante di Toto Spa.
Fermare l'assalto alle Sorgenti del Pescara.
Pro Natura Abruzzo e Co.N.Al.Pa. Onlus contro la variante di Toto Spa.
Le sorgenti del Pescara a Popoli - Foto di Alberto Colazilli
Le associazioni ecologiste Organizzazione Regionale Pro Natura Abruzzo e Co.N.Al.Pa. Onlus si schierano contro il progetto di Toto Spa della variante del tratto autostradale A25 Cerchio - Bussi sul Tirino che va a minacciare le Sorgenti del Pescara, una delle più belle e famose riserve naturali d'Abruzzo e del Centro Sud Italia. Secondo gli esperti naturalisti si tratta di un vero e proprio assalto a uno dei paesaggi simbolo del nostro Abruzzo verde oltre che al più importante bacino imbrifero d'Italia. Il progetto di Toto vorrebbe abbreviare di circa 30 km il percorso dell'autostrada dei Parchi Pescara-Roma però senza guardare al fortissimo impatto ambientale sui territori interessati oltre che a i danni a livello turistico su Popoli. Colpire la Riserva Naturale significherebbe distruggere per sempre un importantissimo centro di attrazione del turismo naturalista con un indotto fondamentale per il Comune di Popoli.
Oltre al contraccolpo economico sulle varie realtà turistiche che operano intorno all'area protetta, il danno ambientale sarebbe incalcolabile. Un paesaggio estremamente pittoresco e amato da fotografi e naturalisti di tutta Italia e non solo sarebbe violentato dai piloni del viadotto della variante e dai tanti cantieri al seguito.
Le associazioni concludono che la Riserva non si tocca ed appoggiano con forza la Delibera di Giunta del Comune di Popoli. "Sacrificare un santuario della Natura per soli 30 km in meno sull'A25 testimonia come ci sia la volontà a non guardare in faccia a niente e a nessuno per quanto riguarda le grandi opere, senza nessuna coscienza e senza neanche riflettere su quello che si sta proponendo. Un progetto che ha dell'incredibile e che ci impegna tutti su un fronte unico e deciso".
venerdì 8 gennaio 2016
A Pescara servono più alberi e giardini per combattere inquinamento e smog
A
Pescara servono più alberi e giardini per combattere inquinamento e smog
L'organizzazione regionale Pro Natura Abruzzo e il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus intervengono in merito alle problematiche dell'inquinamento a Pescara
Il
Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus e l'Organizzazione Regionale
Pro Natura Abruzzo intervengono in merito alla difficile situazione
dell'inquinamento e dello smog a Pescara che continua a rimanere
allarmante con disagi per la popolazione. Per combattere le polveri sottili e
lo smog non basta solo una riorganizzazione generale del traffico cittadino con
targhe alterne o incentivi per i mezzi pubblici ma bisogna investire moltissimo
e con qualità sulla progettazione e realizzazione di spazi verdi e sulla
valorizzazione delle alberature cittadine ripensando la pianificazione
urbanistica sul modello di una "città verde".
Di
recente stati fatti importanti studi sia in ambiente anglosassone che in Italia
in merito all'efficacia degli alberi nella lotta all'inquinamento.
Secondo
i ricercatori dell’University of Southampton, i cui studi sono stati pubblicati
sulla rivista Landscape and Urban Planning è stato stimato che a Londra gli
alberi rimuovono ogni anno tra le 850 e le 2.100 tonnellate di Pm10. Uno studio
condotto dai ricercatori americani nel 2010 ha scoperto che gli alberi e le foreste
degli Stati Uniti hanno rimosso 17,4 milioni di tonnellate di inquinamento atmosferico
con effetti positivi sulla salute umana valutati in 6,8 miliardi di dollari.
Tale studio è stato pubblicato sulla rivista Enviromental Pollution.
Il
CNR-Ibimet, Istituto di Biometeorologia di Bologna, ha invece effettuato
numerosi esperimenti in merito alle specie arboree anti-inquinamento che
possono essere utilizzate con successo in ambienti urbani e lungo arterie
stradali particolarmente trafficate e inquinate. Le principali caratteristiche
che rendono un albero spazzino delle polveri sottili e gas inquinanti
risiedono nelle foglie: grandezza degli stomi che immagazzinano i gas inquinanti e presenza
di peli (cere e tricomi) che risiedono nella pagina inferiore della foglia e
che trattengono il particolato che viene poi dilavato dalle piogge. Quindi gli
ecoservizi degli alberi sono importantissimi per migliorare la salubrità
dell'aria e la salute dei cittadini.
I
principali alberi anti-inquinamento che possono essere usati in ambiente urbano
sono: bagolaro (Celtis australis), biancospino (Crataegus sp.), tiglio (Tilia
cordata e plathyphyllos), platano (Platanus sp.), acero campestre (Acer
campestris), acero riccio (Acer platanoides), acero di monte (Acer
pseudoplatanus), albero di Giuda (Cercis siliquastrum), ontano nero (Alnus
glutinosa), gelso nero (Morus nigra), gingko (Gingko biloba), orniello
(Fraxinus ornus), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), leccio (Quercus
ilex), melo da fiore (Malus "everest"), mirabolano (Prunus
cerasifera), ciliegio selvatico (Prunus avium), sambuco (Sambucus nigra), olmo
comune (Ulmus minor), Cerro (Quercus cerris), Liriodendron (Liriodendron
tulipifera), Carpino bianco (Carpinus betulus).
Per
quanto riguarda le siepi è stata fatta una lista di specie arbustive che
possono essere utilizzate per creare pareti verdi da combinare alle alberature
sopracitate: l'agrifoglio (Ilex aquifolium), il viburno (Viburnum tinus;
viburnum lucidum), corbezzolo (Arbutus unedo), photinia (Photinia sp.), alloro
(Laurus nobilis), ligustro (Ligustrum lucidum), eleagno (Eleagnus sp.).
"A
Pescara", concludono le associazioni, "negli anni lo sviluppo urbanistico ha notevolmente ridotto
le aree verdi. Inoltre le arterie stradali presentano delle alberature che sono
state colpite da potature non eseguite a regola d’arte, che hanno indebolito la
struttura degli alberi ed loro potenziale ecoservizio contro l'inquinamento. Un
importante risultato nell’abbattimento delle polveri sottili può essere dato
da una gestione arborea di qualità: messa a
dimora di tantissime nuove piante( scegliendo specie resistenti), realizzazione
di siepi sempreverdi e boschi urbani di biocompensazione , promozione di terrazzi, tetti verdi e progetti di verde
verticale”.
Rassegna stampa
Iscriviti a:
Post (Atom)